Teatro Sanzio

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L’inizio dei lavori di costruzione del Teatro Sanzio di Urbino risale al 1845 e si protrae fino al 1853. L’opera fu realizzata con notevole sforzo dal Municipio di Urbino e dovuta all’architetto Vincenzo Ghinelli di Senigallia. Con la costruzione del teatro furono abbattute alcune strutture della parte superiore della Rampa elicoidale, già adibite a deposito di grano (Capannone dell’Abbondanza). Oltre al teatro, il Ghinelli aveva progettato anche il tessuto urbanistico circostante, come per esempio la realizzazione di una piccola esedra davanti alla facciata dell’edificio per consentire alle carrozze di effettuare manovre più agevoli.

Internamente il teatro è decorato con raffinato gusto; l’interno infatti, più che per la tradizionale disposizione a ferro di cavallo dei 3 ordini di palco, si distingue per l’affresco della volta, opera di Raffaele Antonioli di Gubbio e per la decorazione del sipario con una scena raffigurante la Gloria d’Urbino, ad opera dell’artista urbinate Francesco Serafini. L’atrio è ornato da due busti marmorei, uno che raffigura Raffaello Sanzio a cui il teatro è dedicato, opera di Carlo Finelli del 1853, e l’altro che raffigura Donato Bramante, realizzato dallo scultore Giambattista Pericoli. Nel 1970 iniziò la ristrutturazione dell’edficio che fu affidata all’architetto Giancarlo De Carlo il quale apportò rilevanti ed importanti modifiche soprattutto agli ambienti interni del teatro. Nel 1982 terminarono i lavori di ristrutturazione e il teatro venne riaperto al pubblico dopo circa trent’anni di inattività.